
Daniela loves sightseeing historical sites and towns, making day trips to the lakes of Piedmont and Lombardy, baking, and reading. She is a supporter of a major Italian women's volleyball club and is fond of French and Victorian beading.
She has decided to be a volunteer translator for “StemCells&AtomBombs” because she thinks that health should be everybody’s top priority and research on stem cells should be an integral part of this effort. Research is intended to provide a response to many incurable diseases and a blog can act as a powerful tool to raise awareness.
Daniela
Bollini è nata in provincia di Milano nel 1982. Da sempre attirata in ugual
misura dalle materie scientifiche e umanistiche, non sapeva che questo
l’avrebbe portata a fare un lavoro a metà strada tra i due mondi. La scoperta
delle lingue straniere arriva a 11 anni, quando resta folgorata dal francese.
Alla ricerca di una formazione concreta ma di ampio respiro, sceglie una scuola
superiore che le insegni non solo lingue, ma anche economia e diritto. Con lo
stesso spirito pragmatico si iscrive alla Scuola Civica per Traduttori e
Interpreti di Milano, dove consegue la laurea triennale nel 2005 e la laurea
specialistica in interpretazione di conferenza nel 2007. Nel frattempo inizia a
lavorare come traduttrice e revisore, scoprendo di divertirsi un mondo con i
testi tecnici e specializzandosi anche in altri settori. Insegna inoltre
inglese e francese a singoli e gruppi, privilegiando gli adulti.
Daniela
ama visitare città e luoghi storici, fare gite ai laghi tra Piemonte e
Lombardia, cucinare dolci e leggere. Segue la pallavolo femminile e fa
creazioni di perline.
Ha
deciso di collaborare con “StemCells&AtomBombs” in qualità di traduttrice
volontaria perché pensa che la salute debba essere una priorità assoluta per
tutti e che in quanto tale non possa prescindere dalla ricerca sulle cellule
staminali. Quest’ultima può fornire le risposte che ancora mancano nei
confronti di tante malattie e un blog rappresenta un ottimo strumento di
sensibilizzazione.
Nicoletta Natoli - Contact Nicoletta

She loves traveling and reading, she adores everything that concerns Spain, that she considers her second mother country, she likes football, watching TV series and dancing. She started working as a freelance interpreter and translator in 2006.
She has decided to be a volunteer translator for “StemCells&AtomBombs” because she thinks that the research on stem cells is something very important to which is necessary to draw the attention of media and researchers. She is convinced that a blog can be a very good way to do awareness campaigns and to inform people and also to carry forward the search for stem cell based therapies.
Nicoletta Natoli è nata a Palermo nel 1982. Fin dall’età di 13 anni ha visitato molti paesi stranieri e trascorso periodi di vacanze studio in Inghilterra e in Irlanda. Ha sempre saputo che avrebbe lavorato nel campo delle lingue straniere. Ha studiato inglese dall’età di 5 anni, spagnolo e arabo dall’età di 18; si è laureata in Traduzione nel 2005 presso l'Università di Palermo e in Interpretariato di Conferenza nel 2009, presso la LUSPIO di Roma. Ha trascorso un trimestre da studentessa Erasmus nel 2004 presso l’Università di Murcia (Spagna) e un semestre da tirocinante nel 2007 presso la Oficina de Congresos di Valladolid (Spagna).
Ha una grande passione per il calcio, ama viaggiare, leggere, adora tutto ciò che riguarda la Spagna, che considera la sua seconda patria, guardare telefilm e ballare. Dal 2006 lavora come Interprete e Traduttrice freelance.
Ha deciso di collaborare con “StemCells&AtomBombs” in qualità di traduttrice volontaria perché pensa che la ricerca sulle cellule staminali sia un argomento sul quale è necessario concentrare l’attenzione dei media e dei ricercatori. È convinta che un blog possa essere un ottimo strumento di informazione e sensibilizzazione per portare avanti la ricerca sulle terapie a base di cellule staminali.
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Anna Recchia was born in Italy in 1985. She spent her childhood with her family in the countryside of Apulia. She has always enjoyed the freedom and wellness experienced in contact with the nature.
Anna Recchia - Contact Anna
When she had to decide about her future she knew she wanted to work with foreign languages. She studied English and German and graduated in 2008 from the Università degli Studi di Bari, Faculty of Foreign Languages and Literature. She also spent a semester with the Erasmus project at the Heinrich-Heine-Universität in Düsseldorf (Germany).
She has always been fascinated by everything that is artistic and creative. She likes drawing and writing, reading books and manga. She likes music and when she was 18 she used to play the bass guitar in a band. She is a volunteer in the Red Cross and she works as a freelance translator.
She decided to be a volunteer translator for “StemCells&AtomBombs” because she thinks that the research on stem cells is the future of science. She knows that scientists are achieving great results thanks to this kind of research and it is important to inform people about it. Research on stem cells needs to be improved in order to apply the results achieved and find a solution for many kinds of disease.
Anna Recchia è nata in Italia nel 1985. Durante l'infanzia ha vissuto con la famiglia nella campagna pugliese, infatti ha sempre amato la libertà ed il benessere che si provano a contatto con la natura.
Quando ha dovuto decidere riguardo al suo futuro sapeva di voler lavorare con le lingue straniere. Ha studiato inglese e tedesco e si è laureata nel 2008 presso l'Università degli Studi di Bari, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere. Ha anche avuto la possibilità di trascorrere un semestre presso la Heinrich-Heine-Universität di Düsseldorf in Germania.
È sempre stata affascinata da tutto quello che fosse artistico e creativo. Le piace disegnare e scrivere, leggere libri e manga. Le piace la musica e a 18 anni suonava il basso in un gruppo. È volontario della Croce Rossa e lavora come traduttrice freelance.
Ha deciso di collaborare con “StemCells&AtomBombs” in qualità di traduttrice volontaria perché pensa che la ricerca sulle cellule staminali sia il futuro della scienza. È consapevole degli incredibili risultati ottenuti dagli scienziati grazie a questo tipo di ricerca e dell'importanza di informare la gente al riguardo. C'è bisogno di incentivare la ricerca sulle cellule staminali per rendere applicabili i risultati ottenuti e trovare una soluzione per molti tipi di malattia.
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