domenica 26 dicembre 2010

L’opinione del Washington Post sullo stare in piedi. E la rivoluzione?


From 05 November 2010 www.StemCellsandAtomBombs.blogspot.com: The Washington Post on standing. And revolution?


Mark Ramirez, un responsabile aziendale della AOL, lo fa. “Sembra più naturale. Non tornerei a stare seduto.”

Kate Kirkpatrick, una dirigente della Gensler, lo fa. “Non sento più il bisogno di schiacciare un pisolino a metà giornata. Il mio organismo è più in salute. Più reattivo. Non sento nemmeno più quei dolori al collo che avevo quando stavo seduta tutto il giorno. Sto più comoda adesso.”

I ragionieri lo fanno. I programmatori, i burocrati, gli operatori di telemarketing lo fanno. Persino l’ex segretario alla difesa Donald Rumsfeld lo fa.

Fanno che cosa, vi domandate?
Stanno in piedi. E amano starci.

Proprio quando pensavo di stare leggendo un articolo nel quale si parlava di persone che erano costrette su una sedia a rotelle ma che ora riescono ad alzarsi, ho realizzato che l’articolo parlava dello stare in piedi, ma al lavoro. Si trattava di un articolo su una nuova scrivania rialzabile e dell’azienda che la fabbrica, la GeekDesk. Sì, anche voi potete stare in piedi in ufficio con una nuova scrivania che costa 800 dollari e che può essere sollevata utilizzando motori elettrici.

Potete, se riuscite a stare in piedi.

Ma quando ero sul punto di passare all’articolo successivo, ho deciso di continuare a leggere, e sono contento di averlo fatto. Ho trovato alcuni motivi davvero interessanti per i quali è estremamente importante che io abbandoni la mia sedia. Ho perfino trovato alcune idee su come raggiungere il mio obiettivo.

James Levine, un endocrinologo che lavora presso la famosa Mayo Clinic, autore di “Your Chair: Comfortable but Deadly”, ci fornisce maggiori dettagli a sostegno della sua affermazione, “siamo stati costruiti per stare in piedi.”

  • Quando stiamo seduti, alcune importanti funzioni biologiche si prendono una pausa.
  • Un enzima che elimina il grasso pericoloso dai vasi sanguigni lavora correttamente solo quando il corpo si trova in posizione eretta.
  • Quando si sta in piedi si prevengono malattie cardiache, si bruciano calorie, aumenta il modo in cui l’insulina abbassa il livello di glucosio, e si produce colesterolo buono.

Così ho imparato perché stare seduti tutto il giorno è, secondo quanto dice Marc Hamilton, un eminente ricercatore sull’inattività, rischioso e pericoloso.
Hamilton va addirittura oltre definendo il problema di chi sta seduto, “il nuovo fumo”.

Ho detto scherzando che se starò di nuovo in piedi (no, non se, ma quando starò di nuovo in piedi) butterò via tutte le sedie che ci sono in casa mia. Ma come riuscirò ad alzarmi dalla mia sedia? È questo il punto importante.

Soltanto nell’ultima frase del paragrafo conclusivo James Levine, come un nuovo Lenin, ha dato la risposta su come riusciremo ad alzarci dalle nostre sedie.

“Persone sedute di tutto il mondo unitevi. È arrivato il momento di alzarsi!”

domenica 19 dicembre 2010

Rotting on Remand e i test della Geron

I stood before the judge that day
As he refused me bail
I knew that I would spend my time
Awaiting trial in jail
I cried there is no justice
As they led me out the door
And the judge said,
"This isn't a court of justice son, this is a court of law."
...I was picked up on suspicion of something I hadn't done
Here I sit in F Wing waiting for my trial to come
It's a cruel unusual punishment that society demands
Innocent till proven guilty, rotting on remand

Ero in piedi davanti al giudice quel giorno
Quando mi ha negato la libertà provvisoria
Sapevo che avrei passato il tempo
Ad aspettare il processo in galera
Ho gridato che non c'è giustizia
Quando mi hanno portato fuori
E il giudice ha detto
“Figliolo questo non è un tribunale di giustizia, è un tribunale della legge”.
… Sono stato arrestato perché sospettato di qualcosa che non ho fatto
Siedo qui nell'ala F aspettando il giorno dell'udienza
È una punizione crudele e insolita quella che la società chiede
Sei innocente fino a prova contraria,  marcisci in prigione in attesa del giudizio


“Quando abbiamo iniziato a lavorare con le cellule staminali embrionali umane nel 1999, molti dissero che ci sarebbero volute decine e decine di anni prima che una terapia a base di cellule staminali venisse approvata per i test clinici sugli esseri umani”, ha dichiarato il Dott.  Thomas B. Okarma, presidente e direttore generale dell'azienda con sede in California.
Pur essendo una pietra miliare nella tecnologia, il farmaco candidato è ancora lontano dall'essere testato e immesso sul mercato. Deve ancora affrontare parecchi anni di test per valutarne l'efficacia, se tutto va bene nelle prime fasi della sperimentazione.
 



So esattamente come si sente il protagonista della canzone. Chiunque si sia trovato di fronte a un dottore e si è sentito diagnosticare una malattia cronica può capire il testo di questa canzone.

Nel mio caso, il giorno dopo la mia operazione, il dottore mi spiegò chiaramente che ero paralizzato, ma grazie alle ricerche in corso sulle cellule staminali c'erano buone possibilità che in un futuro non troppo lontano si potesse fare qualcosa. Si è rifiutato di condannarmi, sarei marcito in prigione in attesa del giudizio.

Alcuni prigionieri si arrendono. Si rifiutano di partecipare alla vita. Alcuni prigionieri, soprattutto in quei Paesi con più programmi riabilitativi, vanno avanti con le loro vite. Vanno a scuola, scrivono libri, studiano legge, si sposano anche e  godono delle visite coniugali.

Ma tutti i prigionieri, indipendentemente da come decidono di vivere le proprie vite dentro, tutti hanno qualcosa in comune; sono privati della completa libertà, in maniera molto simile a chi soffre di una malattia cronica. Non c'è modo di vivere a pieno la propria vita, puoi solo “usare il tuo tempo con saggezza – costruire il tuo tempo” o “lottare contro il tempo”. In un modo o nell'altro, sei un prigioniero.

Tutte le prove riguardo l'effetto rigenerativo delle cellule staminali sulle lesioni del midollo spinale, la cecità, la SLA, la sclerosi multipla, le patologie cardiache, etc... non servono a niente se non arriviamo alle cure per gli esseri umani. Nel caso delle lesioni al midollo spinale dicono che bisogna andare piano, che non si possono correre grandi rischi perché godiamo di una certa qualità della vita sulle nostre sedie a rotelle. Sì, possiamo avere una certa qualità della vita, proprio come un prigioniero modello, ma comunque continuiamo a marcire in cella in attesa del giudizio.

Ora, non sto dicendo che dovremmo correre dei rischi sconsiderati. Sto solo dicendo che fin tanto che il governo rimane dietro le quinte a gestire l'intero progetto, non dovrebbe lasciarlo nelle mani della Geron e dei suoi investitori (che potrebbero anche andare via se i test non dovessero avere successo). Non sto nemmeno proponendo di correre un rischio grande quanto quello che si temeva durante il primo test della bomba atomica a Los Alamos. Lì erano preoccupati per un rischio davvero enorme.

Uno degli scienziati sollevò la questione della possibilità che la bomba atomica incendiasse l'atmosfera. Un altro scienziato calcolò che non poteva succedere e dopo alcuni studi conclusero che “non era impossibile che l'atmosfera si incendiasse, era solo poco probabile”. Ma la questione non fu mai del tutto conclusa fino al giorno in cui hanno fatto esplodere la prima bomba.

Era un bel rischio, quella storia di far incendiare l'atmosfera, ma sono andati avanti comunque per vincere la guerra.

Dovremmo rifiutarci di diventare prigionieri modello e aspettare pazientemente. Dobbiamo far sentire le nostre voci tutti insieme per vincere la guerra.

sabato 4 dicembre 2010

Le fissazioni e il Summit Mondiale sulle Cellule Staminali


From 09 October 2010 www.StemCellsandAtomBombs.blogspot.com : Fetishes and the World Stem Cell Summit


Secondo molte persone TUTTE le cellule staminali equivalgono alle cellule staminali EMBRIONALI (cellule staminali derivate dagli embrioni).

È vero? Le persone potevano supporre tutto ciò?

Tutto ciò non è vero né è frutto dell’immaginazione della gente. Queste convinzioni hanno origine dai nostri amici che lavorano con i media. Non voglio dire che siano dominate dai liberali o dai conservatori, dai Democratici o dai Repubblicani, dai simpatizzanti di sinistra o di destra che tentano di distorcere la storia a loro piacimento, ma bisogna affrontare la realtà dei fatti, i media sono un business e vendono notizie, le più controverse, quelle che permettono più facilmente di vendere storie. Da qui ha origine il focus sulle cellule staminali embrionali.

Si tratta di un argomento caldo. Utilizzare embrioni scartati per curare le malattie croniche. È qualcosa di controverso. Usare embrioni che devono essere distrutti dopo l’estrazione delle cellule staminali.

Le persone sono fortemente divise. I campi sono profondamente trincerati. Questi argomenti vendono notizie e occorre fare attenzione a quanto riportato dai media. Sapete quante storie ho letto e visto sulle Cellule Staminali Adulte (cellule staminali derivate dagli stessi pazienti) nelle quali si parla della controversia sulle CELLULE STAMINALI EMBRIONALI anche quando essa non ha nulla a che vedere con quanto viene raccontato?  Ho visto una storia nella quale si faceva il resoconto delle sperimentazioni cliniche portate avanti dalla TCA Cellular Therapeutics per le lesioni al midollo spinale utilizzando cellule staminali del midollo osseo; alla fine i reporter introducevano un sondaggio e chiedevano alle persone se erano pro o contro le cellule staminali embrionali. Non si tratta di reportage realizzati in modo poco corretto, ma siamo di fronte a un terribile sensazionalismo che pone le cellule staminali al centro di un dibattito morale dimenticando i benefici di cui tutte le persone possono godere grazie alla ricerca sulle cellule staminali.

Si potrebbe pensare che in America, dove il dibattito sulla ricerca sulle cellule staminali embrionali sembra quello che crea maggiori divisioni e dove i tribunali recentemente hanno bloccato i finanziamenti statali per la ricerca sulle cellule staminali embrionali, la società sia amaramente divisa. Ma anche questo non è vero. Un sondaggio di Angus Reid del 2007 mostra che i 2/3 degli Americani sono a favore della ricerca sulle cellule staminali embrionali, mentre un sondaggio del 2009 evidenzia che soltanto il 20% degli Americani si oppone a qualsiasi tipo di ricerca che preveda l’utilizzo di embrioni. Gli unici luoghi nei quali il dibattito crea maggiori divisioni sono la TV e i giornali, perché la maggior parte della gente vuole esplorare a fondo tutte le opzioni.
Basti pensare a tutta la copertura mediatica sulle cellule staminali embrionali e poi considerare che in occasione del Summit Mondiale sulle Cellule Staminali, tenutosi a Detroit dal 4 al 6 Ottobre, non c’è stata quasi copertura da parte dei media. Se si fosse trattato di un summit sulle cellule staminali EMBRIONALI sono sicuro che tutta la stampa sarebbe stata presente. Ma visto che soltanto alcuni dei 150 relatori parlavano delle cellule staminali embrionali, i mezzi stampa si sono tenuti lontani da questa vetrina mondiale delle terapie a base di cellule staminali.

Così posso confermare quanto detto in precedenza; le persone non immaginavano che la ricerca sulle cellule staminali fosse uguale a quella sugli EMBRIONI, qualcun altro glielo aveva fatto credere.

Se chi è contro la ricerca sulle staminali embrionali usasse la sua energia per lavorare su altre cure a base di cellule staminali invece di vendere mezze verità ai media, almeno si otterrebbe qualcosa di positivo. Stranamente, gli oppositori della ricerca sulle cellule staminali embrionali appartenenti agli ambienti vaticani stanno facendo realmente qualcosa di positivo finanziando la ricerca sulle cellule staminali adulte. Il Vaticano, dunque, non sta soltanto continuando a condannare la ricerca sulle cellule staminali, ma sta anche investendo il suo denaro (2.7 milioni di dollari) nei settori dove ha i suoi sbocchi e sta finanziando la ricerca dell’Università del Maryland.

Spero che un giorno possiamo vedere: in primo luogo, più onestà nei media per quanto riguarda la ricerca sulle cellule staminali, e in secondo luogo, più iniziative per la ricerca sulle cellule staminali adulte da parte di chi si oppone alla ricerca sulle cellule staminali embrionali.