domenica 29 maggio 2011

Lettera di ringraziamento di Michael Martinez e la famiglia.

Cari amici
                                  
Io sinceramente per questo supporto e l'assistenza che mi hanno dato in questomomento del bisogno.

Vi ringrazio con tutto il cuore quello che hanno fatto per me, ho ah questo paese con ilvisto di lavoro (P1). il mio visto era stato preparato, ma mi è capitato di rinnovare il mioincidente e le operazioni di STEMCELLS non praticata in Stati Uniti grazie al medico di corse Dr. David Seftel il ah mi ha informato nei dettagli di questa operazione, ma con ilmio visto di lavoro e non potevano lasciare entrare nel paese. 

Con amici come Dennis Tesolat ha inviato loro il mio caso con questo mezzo, davvero non so comeringraziare tutti per il loro sostegno emotivo e morale che mi avete dato.Dio è grande lo so che non abbandona i suoi figli perché non ha mai perso la fede eh.

Anche io ringrazio Dio per essere in questo mondo, la gente come te mi hanno datogrande sostegno e approvato con me le mie lacrime emigrazione carta verde mi ha lasciato la ringrazio e le nostre benedizioni Signore per voi e la vostra famiglia.

giovedì 26 maggio 2011

“L’associazione internazionale per l’avanzamento del disadattamento creativo”

From 24 April 2011 StemCells&AtomBombs: "The International Association for the Advancement of Creative Maladjustment"



Da sindacalista e socialista, ho sempre ritenuto vere queste parole di Martin Luther King.

“Non intendo adattarmi alla segregazione e alla discriminazione. Non intendo adattarmi al fanatismo religioso. Non intendo adattarmi a condizioni economiche che privano le masse del necessario per dare lusso a pochi. Non intendo adattarmi alla follia del militarismo e agli effetti distruttivi delle violenza fisica”.
E suppongo che ora che sono un nuovo paraplegico, queste parole siano ancora più vere.
Dopo aver ascoltato questo discorso dopo tanto tempo, mi sono venuti in mente due post pubblicati di recente sul blog.

Uno riguardava una conversazione immaginaria con il mio counselor durante la “terapia di gruppo per la lesione al midollo spinale”.

Counselor: "Se non accetti il tuo destino, non ti adatterai mai".
Dennis: "Non mi interessa adeguarmi a questa vita. Piuttosto preferisco lottare per una cura. Non solo perché ne voglio una, ma perché è possibile".
Counselor: "Allora amico mio tu sei disadattato e prendi una F nel gruppo".


E l’altro era un post scritto da un amico in cui raccontava di essere stato etichettato come:
Un esempio di persona non reintegrata nella società dopo una lesione midollare”. In pratica anche a lui avevano detto di essere un disadattato.

Nel 2011 è giusto cercare ancora di adattarci alla paralisi quando ci sono risultati eccellenti negli studi sugli animali e nei test clinici effettuati per curare la paralisi? In realtà è proprio l’idea che dovremmo adattarci che blocca la cura.

Io apprezzo tutto il lavoro svolto da chi, prima di noi, ha lottato per una maggiore accessibilità, per le possibilità di impiego, ecc. ma fin tanto che, nel 2011, continuiamo a pensare che la paralisi sia qualcosa a cui ci si deve adattare, saremo sempre più lontani da una cura.

L’immagine del “paraplegico felice” che vive una vita di successo sulla sedia a rotelle è un mito.

Per ogni uomo d’affari di successo o donna in carriera su una sedia a rotelle, ce ne sono un’infinità che non hanno lavoro. Secondo uno studio del 2002, in America il tasso di disoccupazione per le persone affette da lesione al midollo spinale era del 63%. E a questo non intendo adattarmi.

Per ogni persona felice che vive una vita spensierata sulla sedia a rotelle, ci sono innumerevoli casi di suicidio. È stato stimato che il tasso di suicidi nella comunità delle persone affette da lesione al midollo spinale è cinque volte superiore rispetto alle persone senza disabilità. E a questo non intendo adattarmi.

Per ogni persona che vive una lunga vita sulla sedia a rotelle, ce ne sono migliaia che muoiono prematuramente a causa delle complicazioni derivanti dalla lesione al midollo spinale. Uno studio del 2009 ha affermato che le aspettative di vita “sono ancora inferiori alla media, per le persone affette da lesione al midollo spinale”. Non intendo adattarmi a un’aspettativa di vita inferiore rispetto agli altri.

Per ogni persona sulla sedia a rotelle che può usufruire di una maggiore accessibilità nelle nostre comunità, ci sono innumerevoli altre persone che sono confinate tra le mura domestiche a causa della povertà, del dolore o della dipendenza dal respiratore, per le quali le rampe di accesso non servono a niente. E anche a questo non intendo adattarmi.

Se rifiutarsi di rinunciare a sperare in una cura, quando ci sono le prove a sostegno della possibilità di averne una, significa essere etichettati come disadattati, allora anch’io sono un disadattato e mi metterò in gioco per “L’associazione internazionale per l’avanzamento del disadattamento creativo”.

sabato 21 maggio 2011

Commenti riguardanti le ultime notizie sul paraplegico che torna a muovere i piedi di Paolo Cipolla



Questa linea di ricerca è eccessivamente finanziata a scapito di quella ricerca che ci porterà una vera cura.... bisognerebbe indagare un po'... per far emergere la vera realtà.
Questo sensazionalismo mediatioco è stato creato in modo ben studiato..

Conosco puttosto bene ciò che sta dietro a questa faccenda... milioni di dollari spesi in una direzione tralasciando cose che hanno fornito evidenze scientifiche straordinarie in confronto a questa ricerca.
Settimana scorsa ero ad un meeting dove ha partecipato anche Reggie Edgerton che è il "capo" di questa ricerca... e gli ho anche posto qualche domanda per essere sicuro di come stanno le cose. 
Insomma è una storia lunga.. Io col mio commento (il video di Fantozzi) intendo gettare un sasso nello stagno per attivare lo spirito critico di chi legge.
Non dimentichiamo inoltre che degli articoli ciò che tutti leggono è il titolo, il reso non lo legge quasi nessuno.

Ciò che è successo é che la Christopher Reeve Foundation ha messo in piedi questa stupenda onda mediatica per vendere fumo... perchè loro sono indirettamente guidati da chi lavora in questa linea di ricerca. 
Il problema è che il 99% delle persone non ha le conoscenze per vedere attraverso il fumo.

E' uno schifo, soprattutto perche si prendono in giro persone che soffrono.

Aggiungo che il paragone con la Corazzata Potionkin nel film di Fantozzi è drammaticamente vera. 

Qualcuno deve avere il coraggio di dire la verità.

Anzi... qualcuno deve essere abbastanza FOLLE da dire la verità. Questa è la realtà, chi dice la verità oggi rischia di essere preso per pazzo.

Paolo Cipolla



Questi sono i miei pensieri esatta - Dennis Tesolat

giovedì 19 maggio 2011

Abbiamo vinto!!!!!!!!!!!!!

Michael Martinez avrà la sua ultima intervista che la sua carta verde la prossima settimana e andrà in Svizzera per le prove non appena la parola deriva verso il basso.
Questa è la vittoria di Michael. Questa è la vostra vittoria. Questa è la nostra vittoria!

Questa sera abbiamo davvero dimostrato che le nostre voci non sono vuote, chepossiamo fare la differenza in questo mondo!

martedì 17 maggio 2011

Abbiamo urgente bisogno del tuo aiuto!!

Abbiamo urgente bisogno del tuo aiuto!! Due minuti del tuo tempo possono fare la differenza nella vita di Michael Martinez. E se impiegherai qualche minuto in più per trasmettere questo messaggio ai tuoi amici farai ancora di più la differenza.

Il 12 Settembre 2010, durante una gara nella California settentrionale, il cavallo guidato da Michael Martinez si attaccò ai garretti di un altro cavallo e catapultò il fantino prima in direzione della corsia dove si trovava questo cavallo, per poi cadergli addosso. Dopo 11 ore di intervento chirurgico, il fantino è rimasto paralizzato in seguito alle lesioni riportate al midollo spinale.

La casa farmaceutica Geron non ha accettato di sottoporlo alle sperimentazioni cliniche per curare la paralisi, ma adesso gli è stata offerta la possibilità di prendere parte alle sperimentazioni cliniche della StemCellsInc. in Svizzera. Questa sperimentazione verificherà la sicurezza e l’efficacia delle cellule staminali neurali nella ricostruzione del midollo spinale.

Il problema è che, per avere possibilità ottimali di successo con la terapia, Michael dovrà rimanere a Zurigo per un periodo di 10-15 giorni, ma purtroppo la burocrazia dell’immigrazione sta rappresentando un ostacolo duro da superare. Martinez ha fatto richiesta per ottenere la residenza permanente negli Stati Uniti e ha superato tutti i test richiesti. Ma l’intervista finale da parte del Dipartimento per l’Immigrazione degli Stati Uniti, che si dice sia una pura formalità, avverrà soltanto fra tre mesi. Se non ottiene la residenza, a Martinez potrebbe venire impedito il rientro negli Stati Uniti.


Il suo medico, il dott. David Stefel, con il quale ho parlato, sta esortando moltissime persone a contattare il dipartimento per l’immigrazione degli Stati Uniti e la senatrice della California Barbara Boxer per far sì che s’interessino a portare Michael in tempo in Svizzera perché prenda parte alle sperimentazioni.

Per favore, vi prego aiutateci, ci vorrà solo un secondo.

Il modulo sottostante farà arrivare un’email direttamente alle seguenti persone:
Robin Barrett, direttrice dell’Ufficio sul Campo, Ufficio di San Francisco per i Servizi per l’Immigrazione e la Cittadinanza Americana.
Barbara Boxer, senatrice USA della California.
Dott. David Stefel, medico di Michael Martinez.
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Abbiamo Vinto!!!!