mercoledì 22 novembre 2017

Tirate fuori i cicchetti...Sono tornato!

Sembra che io abbia annunciato il mio ritorno così tante volte che le persone potrebbero effettivamente avere dei dubbi sul fatto che io sia realmente tornato per restare. Beh, credo che il lavoro sarà l’unica maniera per dimostrarlo, non soltanto agli altri, ma anche a me stesso.

 Tutti sappiamo che la paralisi non consente il movimento, ma penso che molte persone normodotate non sappiano quali altre cose può fare la paralisi. Ad esempio, uccide, letteralmente e in senso figurato. Uccide il corpo e anche l’anima, distruggendo qualsiasi speranza.


Lo so; sono stato una vittima delle “altre cose che può fare la paralisi”, precisamente di un dolore che frantuma le ossa. La mia vita era passata dalla lotta per trovare una cura per la paralisi al tentativo di difendermi in ogni momento dal dolore che mi causava. Mi piace considerarmi una persona forte e odio sentirmi una vittima, ma devo ammetterlo; la paralisi mi ha reso una vittima delle sue terribili condizioni secondarie e ha oscurato 6 anni della mia vita. Per non scendere eccessivamente nei dettagli in questo primo post al mio rientro, penso di avere sufficientemente sotto controllo la parte del dolore per tornare a occuparmi della parte relativa alla cura, ma per darvi un indizio, non è stata una questione di testa né di pensiero positivo, è stato tutto merito della tecnologia medica (e, ovviamente, i vostri pensieri e le vostre preghiere mi hanno dato la spinta necessaria per continuare a cercare una via d’uscita dall’inferno).
Ho aperto questo blog nel 2010 con il nome di Cellule Staminali & Bombe Atomiche, e penso che adesso ci siano molte persone che non sanno perché scelsi questo nome. In breve, credo che possiamo curare la paralisi più rapidamente di quanto impiegarono a creare la bomba atomica. Nel 2009/2010 le cellule staminali rappresentavano la grande speranza ed erano qualcosa di relativamente nuovo. La mia teoria si basava sul fatto che avevamo più nozioni sulla cura della paralisi nel 2009 di quante ne avessimo nel 1941 sull’atomo. Pertanto, se erano riusciti a costruire una bomba atomica in quattro anni, noi avremmo dovuto essere facilmente in grado di curare la paralisi.

Ma la costruzione della bomba atomica era finanziata molto bene, e organizzata a livello centrale, al contrario del caos della ricerca sulle cure al quale siamo di fronte oggi. Ovviamente, la ricerca sulla bomba atomica era coordinata perfettamente; c’era una guerra da vincere. Ebbene, nella mia testa c’è ancora una guerra da vincere; una guerra contro la paralisi. Spero che con le mie parole e le mie attività io possa dare un aiuto in questa guerra. E penso che il mio punto di partenza sia questo…

Indipendentemente da quanto sia stata lunga la mia assenza, la mia mente torna indietro a questo mio post del 2011. "Cicchetti di tequila per la ricerca sulla cirrosi” E comincerò da qui.

Spero che vi unirete a me per scoprire insieme come possiamo ottenere una cura per la paralisi e, di fatto, per molte malattie. Mi auguro che i miei vecchi commilitoni siano ancora qui, e che coloro che mi hanno aiutato tantissimo, soprattutto i traduttori, siano ancora intenzionati a darmi un’opportunità.

Translator: Nicoletta Natoli 

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