giovedì 14 ottobre 2010

Non piangete. Organizzatevi!


From 09 August 2010 www.StemCellsandAtomBombs.blogspot.com :Don't mourn. Organize!




Oggi è il 9 Agosto 2010. Sessantacinque anni fa oggi a Nagasaki, in Giappone, a soli 560 chilometri da Osaka dove io mi trovo adesso, fu sganciata l’ultima bomba atomica usata in una guerra.

Poiché questo blog ha per argomento le Cellule Staminali e le Bombe Atomiche volevo scrivere qualcosa di profondo per ricordare questo anniversario, ma non sapevo cosa dire. Dovrei condannare il bombardamento? Ma a cosa servirebbe una condanna 65 anni dopo. Dovrei parlare dell’orrore? Non pensavo di poter dire qualcosa di così profondo come le foto della gigantesca nube nucleare, che tutti voi avrete visto, che ha disintegrato innumerevoli vite umane, o come la reale voce dei superstiti che potete ascoltare voi stessi.

Mentre pensavo a cosa scrivere ho trovato questa citazione di Madre Teresa, “Una volta mi è stato chiesto perché non partecipo alle dimostrazioni anti-guerra. Io risposi che non lo avrei mai fatto, ma se ci sarà una manifestazione per la pace, io ci sarò”.

Non è importante essere d’accordo o dissentire con Madre Teresa o con il lavoro che ha svolto nella sua vita. Questa frase mi ha fatto comprendere meglio il mio stesso pensiero e il motivo per cui non ho mai voluto fare parte di un qualsiasi movimento ANTI-, perché di solito mi sentivo in imbarazzo vedendo le dimostrazioni ANTI-. Non fraintendetemi, sono un sindacalista quindi ho preso parte a varie dimostrazioni, a scioperi e picchetti di scioperanti, ma queste azioni avevano sempre uno scopo preciso: salari, ferie, assicurazioni, diritti dei sindacati.

Per questa ragione, oggi vorrei ringraziare il movimento per il disarmo nucleare in Giappone e a livello internazionale per aver fatto sì che Nagasaki rappresentasse l’ultima occasione nella quale è stata usata una bomba nucleare. Questi gruppi hanno garantito la nostra sicurezza facendo una campagna attiva per ottenere un divieto sulle armi nucleari. Riconosco inconsciamente di aver scelto di parlare dell’ultima volta in cui è stata usata la bomba atomica per fare una contrapposizione con la prima volta in cui è stata usata a Hiroshima, il 6 Agosto, per sottolineare il fatto che i gruppi pacifisti hanno un impatto sulle politiche globali.

Potete leggere la Dichiarazione di Pace di Nagasaki qui. Attenzione, non si tratta della Dichiarazione Contro la Guerra di Nagasaki.

Visitare paesi in tutto il mondo. Esercitare pressione sui politici. Fare dichiarazioni pubbliche. Istruire l’opinione pubblica. Parlare alle Nazioni Unite ma, cosa più importante, parlare a persone come voi e come me. Tutti questi elementi hanno mantenuto viva la campagna per un mondo libero dal nucleare. Non dicevano soltanto “La Guerra è un Male”, e nemmeno “La Pace è un Bene”. Chi potrebbe non essere d’accordo? Promuovono attivamente la pace e ci chiedono di avere un ruolo nella lotta PER la pace, e grazie a questo hanno evitato che ci fossero altre Hiroshima e Nagasaki.

Le persone sono stimolate da questi gruppi pacifisti perché:
I. La maggior parte delle persone istintivamente si oppone alla distruzione e ai crimini indipendentemente da chi i perpetra;
II. Le persone si identificano nelle storie delle vittime;
III. I gruppi pacifisti danno alle persone l’opportunità di partecipare; firmando una petizione, partecipando alle attività, ascoltando le storie delle persone che hanno vissuto il bombardamento.

Ma questi gruppi soprattutto presentano un’alternativa fattibile alla macabra prospettiva di fare saltare in aria il mondo con armi atomiche. In questo modo le persone danno loro ascolto e i politici ascoltano le persone. Questo significa fare campagne attive.

In poche parole, i gruppi pacifisti e per il disarmo hanno fatto qualcosa di veramente importante; mettendo a frutto le terribili lezioni di Hiroshima e Nagasaki, hanno coinvolto attivamente le persone affinché partecipassero allo scopo di evitare che tutto ciò si ripetesse. Questa è l’idea fondamentale alla base di “Non piangete. Organizzatevi!”.

La mia motivazione personale per dire “Non piangete. Organizzatevi!” è semplice. Quando mi sono ammalato e ho perso l’uso delle gambe avevo due possibilità. La prima era di cadere in una profonda depressione, la seconda era di abituarmi a vivere sulla sedia a rotelle. Mi avevano detto che la seconda era preferibile perché se non avessi accettato l’opzione due, l’opzione uno si sarebbe comunque verificata naturalmente. Io invece ho deciso di fare un’altra scelta, ovvero di portare avanti una campagna per una cura. Non soltanto perché ne voglio una. Quando mi sono reso conto che i fondamenti scientifici c’erano, ma che la scienza non stava ricevendo le risorse necessarie, ho deciso che non volevo abituarmi alla sedia a rotelle, volevo camminare, ed è un peccato non tentare di far tornare a camminare me e altri milioni di persone.

Nelle prossime settimane spero di darvi maggiori informazioni su quello che stanno facendo i differenti gruppi di ricerca pro-cellule staminali per garantire che denaro, sapere scientifico, e potenziale umano non siano più sprecati. Coinvolgendovi attivamente nella lotta per curare la malattia, spero che non vi fermerete a osservare, ma che parteciperete.

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